domenica 28 luglio 2013

Random Summer Tales 7.

Ieri sera sono uscita con delle persone con cui non uscivo da secoli, davvero.
Non so perché ma fin quando siamo un gruppo di non più di sei persone, non mi faccio problemi e trovo argomenti di cui parlare, altrimenti, se siamo di più, cado nel silenzio più totale. E inoltre ci sono sempre alcune persone a cui non so che dire, e quindi rimango di fronte a loro alla ricerca di argomenti di cui parlare, senza trovarne alcuno e quindi finendo nell'imbarazzo più totale.
E poi ci sono quelli che per iniziare un discorso, devono fare sempre un commento (di solito negativo, ma che tu lasci passare) che ti fa incavolare davvero, ma che non lo dai a vedere.

Comunque, come le pagine del blog sanno, a me da fastidio raccontare ad alcune persone ciò che dovrei fare per l'università. Perché quella dannata UWS non mi ha fatto sapere ancora nulla. Ma l'unica cosa che posso fare quando la gente me lo chiede è: andrò a studiare in Scozia. E lo dico come se ci andrò sul serio. Ma, ora come ora, non ho idea se mi prenderanno o meno (spero soltanto che riusciranno a capire quel certificato provvisorio, incomprensibile anche per me).
Ho una paura matta di andare lì, ma dall'altra parte penso che ho sempre voluto stare fuori dall'Italia. Quindi ci devo comunque andare.

Se non so la loro risposta, non riesco a pensare a cosa alternative da fare nel caso non mi prendessero. Mi vengono in mente tante idee, ma non so se chi deve approvare, approverà. Who knows.

In qualche modo, devo pur trovare qualcosa da fare, meglio se all'estero. Ma non so se, dopo aver detto a tutti quali sono le mie intenzioni, tutto questo sarà possibile.

Non so perché, ma mi sento in vena di fare balletti alla Hugh Grant. 

AleM
xx

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