domenica 15 settembre 2013

Random Summer Tales 14: Loneliness and Italians in Scotland for uni.

Devo accettare il fatto che abito in Scozia, ma non accetto il fatto che devo seguire un corso per un intero anno (o peggio, per quattro anni) qui. Non sono obbligata, posso e devo fare ciò che mi sento di fare. Non so se la situazione cambierà molto, anche se conoscerò altre persone. Ieri sono uscita con alcune ragazze, tra cui una è nel mio stesso corso. Se mi sento meno sola dopo essere uscita con loro? No, mi sento sempre allo stesso modo. Ho dovuto comprare una bottiglia di una cosa che sapeva di spumante per fare compagnia alle loro bevute. Come i miei hanno detto, devo semplicemente abituarmi a dire che in Italia noi non beviamo così tanto come fate voi nel Regno Unito. Che ci posso fare, io una volta in Italia ho bevuto una crest per intero e mi stavo sentendo male, io non reggo molto l'alcool. Ma oltre questo, io credo fermamente nel fatto di volermi godere attimo per attimo quello che sto facendo, con chi sto parlando, se sto ad un concerto e quindi chi sto ascoltando.
Non capisco che necessità c'è nel bere. L'alcool forse è utilizzato dalla gente come se fosse una coperta, perché magari non è tanto sicura di se. E parla una che non sempre crede in se stessa. Come in questo momento, qui in Scozia, mi viene da piangere ogni volta che penso al fatto che sono sola. D'altra parte mi rende orgogliosa il fatto di essere qui, perché mio padre mi sta raccontando che quando dice alla gente che io sono qui completamente sola, tutti rimangono stupiti. So che è una buona opportunità per imparare l'inglese, e stare qui un anno significherebbe impararlo a perfezione (forse) ma credo che se proprio devo rimanere qui per un altro po', come mi dicono i miei, credo che fino a Natale basti, poi stop. Certo potrei cambiare anche idea, ma io sono sempre stata quel tipo di persona che anche se ha dei cosiddetti "amici", non si affeziona troppo a loro tanto da sentirsi come in famiglia.
Mia madre e mio padre hanno ragione, lo so che devo lasciar passare un po' di tempo prima di dire se voglio andarmene o meno. E mio padre continua a raccontarmi di quando lui era solo a Vicenza, i suoi colleghi uscivano e lui (forse perché non gli stavano tanto simpatici) restava solo a leggere giornali tipo Focus o il National Geographic.
Ho sempre desiderato stare un po' da sola, ma ora che lo sto provando, sto notando che non è facile per nulla.
Ogni mattina mi alzo con una certa ansia mentre di sera sono rilassata. Ora devo resistere e lasciare passare un po' di tempo, ma se dopo l' "induction day" e i vari eventi organizzati di sera alla Union non mi faccio degli amici, e non mi piace l'ambiente e nemmeno il corso, aspetto la data del concerto o magari la fine di Settembre/inizio Ottobre e dico ai miei che me ne voglio andare con loro (dato che dovrebbero venire verso metà ottobre).

Comunque so che è da un po' che sto scrivendo solo della mia solitudine, ma è ciò che è nella mia testa in questo momento. Spero di non essere l'unica Italiana in Scozia a sentirsi così.

AleM
xx

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